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Sul 24/7, una prima volta...

Scrive Dostoevskij: Mi tormentava, allora, anche un’altra circostanza: il fatto che nessuno mi somigliava e io non somigliavo a nessuno. “Io sono solo, e loro sono tutti”, pensavo, e mi mettevo a riflettere. Ragiono sulla natura di ciò che studio. È il desiderio di tornare e vivere ai fondamenti, alle radici, all'origine del BDSM.  Ogni BDSM incontra successivamente il Sesso. È come un fiume che ha immissari. Ma alla fonte, nelle piane di montagna da cui nasce, cosa è?  È potere. È disequilibrio di potere. È esercizio di potere di una persona, verso un'altra persona e sei lì e la vivi quella cosa. Ti stupisci anche. Stranamente. § Ma il Potere quando termina? Termina quando un'esperienza può dirsi conclusa e in una relazione in ritorno alla Normalità è l'orgasmo.  L'orgasmo è come la deflagrazione dei fuochi d'artificio, pochi istanti e poi il cielo notturno ti restituisce il silenzio della luna.  Ma Potere è quando attendi i fuochi. È sera, li aspetti. Sei in r

amore, pudore, desiderio

È un gioco di sguardi.  Diresti che la Dominazione erotica (DE), riverberata nello Spanking (S^), sia fondata su un gioco quando, invece, nella sua intimità, è strada che conduce a istanze profonde. La DE pone, immensamente distante, immensamente vicino, il campo dell'amore.  Come spiega Galimberti, ne "Il gioco delle opinioni", " L'amore è povertà, carenza. E' attesa che l'altro corpo percorra uno spazio e, colmando un vuoto, incontri. Nell'incontro non c'è fruizione di un corpo, ma accoglimento di un dono, i gesti non afferrano, sfiorano, gli sguardi non possiedono, accolgono la gratuità di un'offerta che l'altro, nella pienezza della sua soggettività, concede." La DE è prima di tutto Incontro, attimi in cui un uomo sa il percorso , conosce le geografie del vedere, si dà all'ascolto, rinuncia alla porné, si fa assoluto dono. Prima di chiedere, conoscersi. Prima di prendere, sapere.  Il desiderio è altro. Sempre Galim

a contatto con il potere

Giacomo  Ginotti nel 1877 scolpì, in un luminoso marmo delle cave di Carrara, questa statua, La Schiava.  La Disciplina erotica implica confrontarsi con il Potere ed uno dei suoi molteplici simboli iconici sono le catene, da cui questa immaginata ragazza desidera liberarsi. La DE ( disciplina erotica) è e vuole essere prima di tutto emozione del potere. Mai un potere che separa ma un potere che unisce. Le catene possono essere differenza, distanza e disperazione ma anche desiderio, legame  e percezione. Tentare di liberarsi dalle catene è un primo istinto. Poi, il loro ruolo cambia.  La domanda è perché?  Non c'è una risposta semplice o unica.  Perché qualcosa mi spinge a questo? Perché sono attratto dal limitare e dal tracciare confini? Le catene, come ogni limitazione (da LIMES, lingua latina), sono confine e sono forma e ragione della nascita di una identità. E l'identità è ciò che il Dominante desidera e crea. Le catene fisiche sono un primo passo.  La eco interiore, i conf